Carenza di ferro in gravidanza - Medicinali WALA
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Carenza di ferro in gravidanza: quali sono i sintomi e cosa aiuta

Circa una donna incinta su due è interessata da una carenza di ferro. Al fine di provvedere al nascituro, la placenta aumenta il volume ematico. In questo modo cresce anche il fabbisogno di ferro, che arriva quasi fino al doppio rispetto a una donna non incinta.

Perché con la dieta abituale è difficile assorbire una quantità molto maggiore di ferro e la carenza di ferro in gravidanza è ampiamente diffusa. Nella maggior parte dei casi insorge tra la 28esima e la 32esima settimana di gravidanza, quando il bambino fa il più grande scatto di crescita.

Adeguando la tua alimentazione al maggior fabbisogno di ferro e assumendo una quantità supplementare di ferro, puoi trattare la carenza di ferro in gravidanza.

Sintomi di una carenza di ferro in gravidanza

Siccome in gravidanza subentrano spesso stanchezza e lieve insufficienza circolatoria, questi sintomi sono spesso trascurati come indicatori di carenza di ferro. Tuttavia, quando si aggiungono anche mal di testa, pallore e altri sintomi, dovresti far verificare i tuoi livelli di ferro. Sintomi tipici di una carenza di ferro in gravidanza:

  • Stanchezza
  • Scarsa concentrazione
  • Debolezza generale
  • Basso rendimento
  • Senso di vertigine, squilibri circolatori
  • Mal di testa
  • Maggiore predisposizione alle infezioni
  • Pallore
  • Caduta di capelli, unghie fragili, tagli e infiammazioni agli angoli della bocca

Quando consultare il medico in caso di carenza di ferro in gravidanza?

  • Quando riscontri diversi dei sintomi sopra indicati
  • Sempre, in caso di incertezza

Infatti: una carenza di ferro di lunga durata non trattata può causare parto prematuro, aborto spontaneo così come un peso significativamente ridotto del bambino alla nascita.

Perché il ferro è così importante?

Il corpo ha bisogno del ferro per produrre l’emoglobina, il pigmento rosso del sangue. Questa è necessarie per il trasporto dell’ossigeno nel sangue e ha dunque un’importanza vitale per mamma e bambino.

Cosa indica il valore di ferro nel sangue?

Il valore del ferro (valore di emoglobina, valore di Hb e Fe) viene sempre controllato nell’ambito dei controlli preventivi in gravidanza. Non deve scendere al di sotto degli 11,2 grammi per decilitro. Se ti avvicini al valore limite, la tua levatrice o il medico ti parlerà di una terapia integrativa a base di ferro. Tuttavia, molte gestanti reagiscono alla pastiglie del ferro con stipsi, fastidi allo stomaco e malessere.

Buono a sapersi: In aggiunta alle analisi del sangue, anche le condizioni della gestante sono determinanti. Infatti alcune donne hanno per natura bassi valori di ferro e non hanno problemi.

Cosa aiuta in caso di carenza di ferro in gravidanza?

Con l’alimentazione puoi prevenire una carenza di ferro o riequilibrarla. Il ferro viene infatti assimilato principalmente attraverso l’alimentazione.

Nei nostri consigli relativi alla carenza di ferro in gravidanza troverai diversi aspetti medici, infermieristici e ostetrici raggruppati insieme. Spaziano dai consigli sui farmaci, alle applicazioni esterne, fino a comprovati rimedi casalinghi.

Di base vale questa regola: i consigli qui indicati non forniscono alcuna base per l’autodiagnosi medica o l’autotrattamento. Non possono sostituire una visita medica.

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Alimenti dall’elevato contenuto di ferro

Carne, pesce, verdure rosse, carote, spinaci, cereali integrali (fiocchi d’avena, miglio), mandorle, legumi, bacche scure, succhi di frutta rossi, noci (soprattutto noci del Brasile), frutta secca, denti di leone e ortica contengono naturalmente molto ferro. Per supportare l’assorbimento di ferro, condiscili con un po’ di limone oppure accompagnali con un bicchiere di succo d’arancia, di pompelmo o di olivello spinoso.

Tre tazze di ortica con un po’ di limone nel corso della giornata sono una buona fonte di ferro.

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Succhi speciali con ferro

Quantità ancora maggiori di ferro sono contenute in succhi speciali. Questi succhi sono disponibili in farmacia, drogheria o erboristeria.

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Attenzione ai “ladri di ferro”!

Caffeina, teina, bevande contenenti fosfati come ad es. la limonata, così come il calcio nel latte riducono l’assorbimento del ferro proveniente dall’alimentazione. Vengono definiti come “ladri di ferro” e il loro consumo dovrebbe essere ridotto durante la gravidanza o mantenuto a una distanza di circa 2 ore dai pasti. 

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